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Come raggiungere la felicità attraverso la meditazione

Pubblicato: 02/09/2022

Come raggiungere la felicità attraverso la meditazione

 

Prima di tutto chiariamo la differenza tra contentezza, felicità e soddisfazione.

La contentezza è uno stato interiore molto profondo che implica un livello di pienezza che dura e perdura da lungo tempo. Per sviluppare questo stato di contentezza, bisogna essere bravi a riconoscere cosa ci rende scontenti.

La felicità molto spesso è il frutto dello stimolo dei sensi: ad esempio, siamo felici di vedere un amico o proviamo felicità nello svolgere un’attività che ci piace davvero.

La soddisfazione è l’appagamento di alcuni dei tanti desideri materiali o bisogni fisici che abbiamo: ad esempio, se mangiamo del buon cibo o compriamo il vestito dei nostri sogni, possiamo dirci soddisfatti.

Le persone davvero felici sono coloro che sanno apprezzare ogni singolo momento, senza dare nulla per scontato. Danno il giusto valore ai piccoli istanti della vita come lo stare in mezzo alla natura durante una semplice passeggiata, stare in silenzio davanti ad un tramonto o stare semplicemente seduti sul divano a contemplare il nulla! Anche una sola tazza di the potrebbe essere fonte di gioia…

Allenare la felicità si può.

Con la consapevolezza del momento presente, di quello che succede.

Con la gentilezza verso se stessi e verso il mondo.

Con la compassione per la sofferenza nostra e degli altri.

Con l’apprezzamento delle tante cose belle che accadono.

 

Come possiamo allenare la nostra mente alla felicità?

La meditazione, insieme allo Yoga, è un ottimo strumento per conoscere da vicino – o ritrovare – la serenità e la contentezza.

Bisogna esporsi di più alla gioia, aprendo il proprio Sè e diventando più leggeri per sentire il Divino che abita in ciascuno di noi. Una volta che si è riusciti a fare questo, dopo la realizzazione del Sè, potrete raggiungere la stabilità. La gioia deve essere sentita attraverso la propria consapevolezza, altrimenti sarà impossibile percepirla e risvegliarla dentro di noi. Solo attraverso questi sentimenti puri della consapevolezza si potrà assorbire la gioia vera.

Facendo riferimento agli studi di Swami Sivananda, voglio citare questa bellissima frase: Sat Chit Ananda.

 

Sat Chit Ananda: cosa significa?

Sat = esistenza, verità. 

Chit = coscienza, è il principio del sapere dell’essere cosciente. 

Ananda = felicità, gioia, beatitudine.

Quindi, Sat Chit Ananda significa: chi siamo veramente.

Sat
Siamo tutti anime infinite e dal potenziale illimitato ma incarnate in un corpo fisico che è soggetto inevitabilmente al decadimento, al dolore e alla morte.
Il rischio di identificarsi solo con il proprio corpo è quello di dimenticare la propria vera natura divina che ha come scopo la felicità. In particolare, il timore della morte può condizionare l’intera vita di una persona.

Chit
E’ la coscienza che ci aiuta ad evolvere, che ci spinge a scoprire cose nuove, ad allargare i nostri orizzonti. Questo desiderio di espansione e di scoperta non sarà mai  totalmente soddisfatto fino a quando non comprenderemo che siamo già, per nostra natura, potenzialmente infiniti. Siamo infatti parte di qualcosa di molto più grande di noi, parte del Tutto.

Ananda
La felicità: il concetto più ricercato e rincorso nella storia dell’uomo.
Nella società occidentale, spesso, la felicità a cui si auspica è quella materiale. Si è convinti di diventare felici quando si avrà una casa più grande, quando si cambierà lavoro o quando si troverà un/a compagno/a. In tal modo si delega a fattori o persone esterne la propria idea di felicità. Niente di più sbagliato, dal momento che i fattori materiali esterni a noi non dipendono da noi e le persone che amiamo non sono di nostra proprietà. 

Così, spesso succede che, appena si raggiunge un certo obiettivo o si ottiene qualcosa, vediamo sfumare la nostra felicità, anche se era quello che tanto desideravamo… e torniamo a provare quel sentimento di insoddisfazione, spostando nuovamente la ricerca della felicità su qualcos’altro sempre di esterno a noi.
Procedendo così, ci sarà sempre qualcosa di più bello, interessante e nuovo da ottenere per provare quel fugace senso di felicità che di fatto poi sarà sostituito da un sentimento di frustrazione che ci spingerà a ricercare qualcos’altro e avanti così.

Grazie alla pratica dello Yoga e della Meditazione possiamo togliere il pilota automatico che spesso inseriamo nella nostra vita quotidiana per indagare la nostra natura e scoprire che la felicità è sempre dentro di noi.

Lo Yoga ci aiuta a guardarci dentro e a capire che abbiamo tutti gli strumenti per essere felici.

Se desideri imparare a meditare, iscriviti alla nostra newsletter per ricevere le date degli appuntamenti di Meditazione del 2022! 

Il prossimo ciclo di 3 incontri di meditazione partirà domenica 13 febbraio: scopri di più cliccando qui.

Impara ad essere veramente contento!

On Namah Sivaya

Pubblicato: 02/09/2022