Interrompere il digiuno di Ekadashi (o qualunque digiuno prolungato) in modo graduale, leggero e ben studiato non è solo una pratica spirituale, ma ha anche una forte base fisiologica e anatomica. Ti illustrerò di seguito le motivazioni, mettendole in relazione con il funzionamento del corpo umano.
L’apparato digerente “si riposa” durante il digiuno
Durante un digiuno di Ekadashi (spesso di 24 ore o più, a volte anche solo con frutta e acqua), lo stomaco, il fegato, il pancreas e l’intestino riducono la loro attività.
Quando non mangiamo, la produzione di enzimi digestivi e succhi gastrici diminuisce.
L’intestino rallenta il transito intestinale e riduce le contrazioni.
Se al termine del digiuno introduci cibi pesanti, grassi, ricchi di proteine o cereali, lo stomaco e il pancreas non sono “pronti” a elaborare quel carico, e questo può causare:
- gonfiore
- crampi
- reflusso
- stitichezza o diarrea
- senso di pesantezza mentale e fisica
La “fiamma digestiva” (Agni) è bassa
Secondo l’Ayurveda, dopo il digiuno, il “fuoco digestivo” (Agni) è ridotto.
Mangiare cibi leggeri e facilmente digeribili (come patate e zucca per esempio) aiuta a riaccendere questo fuoco lentamente senza stressarlo. Anche cereali o legumi sono consigliati dopo un digiuno.
Il metabolismo basale è rallentato
Durante il digiuno, il corpo riduce il consumo energetico:
- Usa riserve di glicogeno (zuccheri nel fegato)
- Poi passa a grassi e in parte alle proteine muscolari
- Il metabolismo rallenta per conservare energia
Se improvvisamente introduci cibi complessi o abbondanti, il sistema metabolico viene “scioccato” e può causare:
- ipoglicemia reattiva (sbalzi di zuccheri)
- ipotensione o ipertensione
- affaticamento epatico.
Il corpo è più disidratato
Il digiuno spesso comporta minore assunzione di liquidi e maggior perdita (soprattutto se si fa anche un semi-digiuno secco).
Serve reidratare gradualmente, non con tè o caffè, ma con:
- acqua tiepida
- succhi freschi
- zuppe leggere
- cibi ricchi di acqua (zucca e/o frutta)
Cibo sattvico = equilibrio anche per la mente
Oltre agli aspetti fisici, il post-digiuno è anche un momento psicologico delicato: il corpo e la mente sono più sensibili.
Cibi semplici, naturali e non stimolanti aiutano a mantenere l’equilibrio mentale e l’energia spirituale guadagnata nel giorno di Ekadashi.
Date Ekadashi giugno 2025
Il giorno 6 giugno si potrà praticare il digiuno.
Inizio – 5 giugno alle 22:45
Fine – 7 giugno alle 01:17
Il giorno 21 giugno si potrà praticare il digiuno.
Inizio – 21 giugno alle 03:48
Fine – 22 giugno alle 00:57